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Monte-Mediobanca può finire in parlamento mentre parlano tutti e non sempre a proposito

Subito in Parlamento a chiarire al Paese tutti gli aspetti della scalata del Monte dei Paschi a Mediobanca finiti al centro dell’inchiesta della procura della Repubblica di Milano. Soprattutto uno: «Il ruolo opaco del governo e del Mef». Chiede trasparenza la segretaria del Pd Elly Schlein a Giancarlo Giorgetti, titolare dell’Economia, che non replica direttamente. Ma sono fonti del suo dicastero a blindare la correttezza del suo operato. Così: da parte del ministro «nessuna ingerenza né interferenza». Lo scudo si allarga al lavoro del ministero di via XX settembre che – aggiungono le stesse fonti – «ha agito sempre nel rispetto delle regole e della prassi».

Quando le agenzie di stampa iniziano a rilanciare le carte dei magistrati, quello che il titolare dei conti si ritrova di fronte non è solo il pressing della segretaria del Pd. Tutte le opposizioni chiedono che spieghi alle Camere. Alle accuse delle opposizioni si contrappone la difesa del ministro da parte dei colleghi. Matteo Salvini la esplicita: «Se il ministero dell’Economia dice che è tutto a posto, non ho dubbi che sia così», afferma il leader del Carroccio. Ma il messaggio principale è rivolto alla procura meneghina: «Mi stupisce che certa magistratura fosse distratta mentre qualcuno stava azzerando il Monte dei Paschi di Siena e si sia risvegliata quando» la banca «è stata rilanciata grazie al governo e alla Lega». Questa frase era meglio se il vicepresidente del consiglio se la risparmiava visto che i magistrati milanesi si stanno occupando anche del presunto ruolo esercitato dal governo in questa scalata.

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Quel coro urlato riporta agli anni di

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