Da otto mesi Stefania Proietti è alla guida della Regione Umbria, dopo 8 anni da sindaco di Assisi e 3 da presidente della Provincia di Perugia. Ingegnere meccanico e ambientale, nessuna tessera di partito in tasca, cattolica e convintamente di area moderata, è sostenuta da una coalizione di centrosinistra. Tra le priorità della sua agenda politica e della sua maggioranza la sanità, lo sviluppo economico, comprese le infrastrutture (dal momento che la regione vive uno storico isolamento), e ovviamente il turismo, per un’Umbria che è il cuore verde d’Italia e, quindi, deve anche continuare a salvaguardare il suo paesaggio e i suoi borghi oltre al proprio immenso patrimonio storico e artistico. Partiamo dalle questioni economiche. Cosa sta facendo la Regione per incrementare lo sviluppo e l’innovazione e come si rapporta con le forze imprenditoriali? “Stiamo portando avanti una fase di trasformazioni significative sul piano economico e produttivo. Fin dall’inizio del mandato abbiamo avviato un dialogo costante con le forze economiche e sociali del territorio, nella consapevolezza che il confronto e la condivisione rappresentino strumenti fondamentali per individuare soluzioni efficaci per costruire prospettive di crescita. Con le principali associazioni imprenditoriali e datoriali, oltre che con le sigle sindacali, abbiamo organizzato incontri finalizzati a definire un metodo condiviso di programmazione e verifica sugli strumenti regionali, nazionali ed europei e abbiamo istituito il “tavolo per il futuro dell’Umbria” come sede permanente di coprogettazione, tenendo sempre presente il valore della concertazione e dell’individuazione di indirizzi comuni su giovani, lavoro, innovazione e infrastrutture”.

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