Vicenda MPS-Mediobanca, acquisiti i telefonini di Melzi d’Eril e Grilli
Si allarga l’indagine della Procura di Milano sulla scalata di Mps e Mediobanca. Gli inquirenti hanno acquisito i cellulari di Alessandro Melzi d’Eril e Vittorio Grilli, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Piazzetta Cuccia. Entrambi non risultano indagati.
L’obiettivo è quello di acquisire più informazioni possibili sulle settimane dell’offerta lanciata sulla banca milanese oggetto delle attività investigative, nell’ambito delle quali i pm milanesi ipotizzano un presunto “concerto”. L’Indagine, al momento, vede indagati l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente della holding Delfin, Francesco Milleri, e lo stesso ceo di Monte dei Paschi, Luigi Lovaglio, con le ipotesi di aggiotaggio e di ostacolo alle Autorità di vigilanza. Anche il gruppo Caltagirone e la stessa Delfin sono indagati in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti, mentre Mps non è indagata perché l’operazione “non è stata fatta nell’interesse della banca” e il suo ceo avrebbe agito come “concorrente esterno” del “progetto” portato avanti, per l’accusa, da Milleri e Caltagirone. Lo scrive Firstonline.
Venerdì il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi.





