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Mappa della sanità, la Toscana va meglio ma l’assessore alla sanità è stato cambiato

Oltre 35 minuti di attesa per un’ambulanza attivata in codice rosso. È l’infelice record con cui l’Asl di Vibo Valentia guida la classifica dei ritardi nei soccorsi di estrema urgenza. In tutta la Calabria la media si aggira intorno alla mezz’ora, a Oristano siamo sui 26 minuti, 25 a Messina. In totale, secondo una ricerca di Agenas, 41 aziende sanitarie su 110 hanno tempistiche superiori ai 20 minuti. Decisamente troppo, soprattutto quando il target nazionale è di 18 minuti. Chi sta ben al di sotto dell’obiettivo è l’Asl di Giuliano Isontina, in Friuli, con una media di 12 minuti. Seguita a ruota da Piacenza, Chiavari, Reggio Emilia, Parma e Genova con 13 minuti. 

Le attese sopra le 8 ore e il tasso di abbandono per le lentezze

La ricerca di Agenas fornisce una istantanea sullo stato della sanità italiana, in particolare quella emergenziale. A Tor Vergata, a Roma, il 25% dei pazienti è costretto ad aspettare in pronto soccorso almeno 8 ore. Sempre a Roma, al Sant’Andrea la quota è del 23% Tra il 20 e il 23% ci sono Cagliari, ospedali Giaccone e Cervello di Palermo e Cardarelli di Napoli. Ottimi esempi sono il San Carlo di Potenza, con solo l’1%, e Padova con il 2,9% di pazienti che deve aspettare oltre otto ore. Ma vittime delle lentezze sono anche tutti quei pazienti che, affranti dai tempi di attesa, decidono di abbandonare il pronto soccorso prima di essere visitati. Al Cervello di Palermo se ne va un paziente su quattro, come al Colli di Napoli. A Tor Vergata il 15%. Record in positivo, in questo caso, o ha il Santa Maria di Trapani con un tasso di abbandono dello 0,3%. Lo scrive open.online.

In Toscana le statistiche vanno meglio ma l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini è stato sostituito.

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