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Affitti brevi, l’esultanza di Giani e Funaro dopo la sentenza della Consulta

“La Consulta ha ritenuto che gli articoli 42-45 determinino un’ingerenza nelle libere scelte dei proprietari ma che essa sia giustificata in quanto volta a perseguire una funzione sociale in modo proporzionato, in particolare la finalità di limitare la proliferazione delle strutture ricettive extra-alberghiere e gli effetti negativi dell’overtourism”. 

A un anno esatto dall’entrata in vigore del testo unico del turismo della Toscana la Corte Costituzionale con queste motivazioni rigetta l’impugnazione del Governo e respinge tutte le questioni di legittimità costituzionale. 

«Una grande vittoria. La legge punta sulla semplificazione delle procedure, sulla valorizzazione delle comunità locali e sulla promozione di un modello di turismo sostenibile e accessibile. La Consulta ne conferma la legittimità e rafforza il principio dell’autonomia regionale in un settore così importante», esulta il governatore Eugenio Giani (nella foto), che incassa quest’anno la terza sentenza favorevole (dopo fine vita e salario minimo) della Consulta rispetto al Governo. 

Sorride anche Palazzo Vecchio che proprio sulla scorta delle novità introdotte dalla norma toscana ha varato nei mesi scorsi un regolamento per limitare gli affitti turistici in città. «Siamo sulla strada giusta, questa legge deve diventare un esempio a livello nazionale. Il diritto dei Comuni di introdurre limiti specifici in aree ad alta densità turistica è un importante strumento», sottolinea la sindaca Sara Funaro.

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